La leggera in galleria…

Voglio parlare oggi di una delle Alfa Romeo più belle mai prodotte e che da un paio di anni sta diventando un vero oggetto da collezione…

La 147 gta!

Come tutte le auto che provo, anche questa appartiene ad uno di noi!

Era il 2018! C’era il raduno delle gta organizzato da noi! Quel giorno il socio Agostino mi disse: Luigi ho il piacere di farla provare a te..!

E con molto piacere dissi di si.

Finalmente potevo provare la gta azzurro gabbiano che tanto ammiravo…

Era la seconda volta che guidavo una 147 gta ma la prima volta che guidavo una gta con cambio sequenziale…

Ricordo quel bel giro con altre 10 gta dietro di noi per le strade delle montagne Trentine! Una bellissima esperienza che ricordo ancora benissimo! Ricordo il rumore o meglio il suono del V6 Busso 24 v da 3.2 litri e le emozioni che lo stesso regala in accelerazione…

Ricordo ancora come uscivo dai tornanti spinto dalle altre gta dietro, che chiedevano strada.., e ricordo ancora come quel cambio andava capito!

Agostino mi spiego’ come renderlo meno lento in modalità manuale e come usarlo al meglio! Insomma mi spiego’ un po tutto sulla sua gta…

Grazie!

Però adesso andiamo al 2019, alla mia prova in solitaria!

Appuntamento alle 15 a Trento per portare la gta sul set di un servizio fotografico per il calendario club 2020.

Strada Provinciale 18 direzione Ranzo!

Una bellissima strada per provare con calma la 147. Ormai so chi è, e come si guida quindi apprezzo ancora di più la guida da kart che questa alfa offre, abbinata ad un tiro incredibile del v6.

Si viaggia veloce senza stress! Il Busso suona e va forte!Le marce possono essere tirate fino alla fine perché la progressione del motore è ottima e vera fino all’ultimo giro disponibile….! Sembra di guidare una moto a quattoruote! Non credevo potesse andare così forte un’auto che comunque pesa sempre 1400 kg e rotti! Complimenti all’Alfa Romeo davvero!!! Peccato solo che il suono del busso viene solo un po’ disturbato dal rumore fastidioso dei sedili in pelle…

Sciocchezze per noi alfisti..che siamo abituati a queste piccole imperfezioni..

La trazione anteriore fa’ quel che può e spesso non è sufficiente a tenere a bada i 250 cv! E consigliabile infatti aspettare qualche secondo prima di dare tutto il gas in uscita curva, specie nelle prime due marce! La mancanza di un differenziale autobloccante manda in crisi l’anteriore se si esagera! Che poi è una cosa divertente alla fine, ma un po’ pericolosa visto che in accelerazione la 147 tende ad allargare verso l’esterno…

Poi c’è il cambio, quel sequenziale che in tanti criticano..

È lento e poco affidabile dicono! Certo non un moderno doppia frizione, ma non è neanche cosi’ male! Soprattutto se pensiamo che è un cambio progettato quasi 20 anni fa.

Il cambio va capito, va usato bene! In modalità manuale è più veloce se al momento della cambiata si rilascia un attimo il pedale del gas! La cambiata così diventa piu’ fluida e si ha meno tempo di silenzio del motore…!Un altro trucchetto spiegato da Agostino…

In ogni caso anche in modalità automatica è possibile divertirsi e tirare il collo alle marce, se si affonda tutto il pedale!

Oltre a spiegarmi come guidarla al meglio, Agostino mi ha parlato anche della storia di questa 147..

Un modello del mercato Svizzero che rimase fermo in salone dal 2005 al 2007 e che dal 2009 e’ nelle sue mani! Ad oggi 100 mila km e mai nessun problema grave…

Una trentina di km percorsi per arrivare al punto stabilito! Una strada chiusa in salita con una galleria ricavata dalla roccia

Scenario

Uno scenario perfetto per ammirare questa stupenda Alfa Romeo! Una 147 muscolosa, cattiva ma elegante! Paraurti allargati, con grandi prese d’aria, carreggiata larga, minigonne, e assetto!

Vista laterale

Un auto nata ancora quando la logica del Marketing non era così forte! Nata per orgoglio….! È proprio bella anche con questo suo colore Azzurro Gabbiano…

Vista posteriore

Rispetto alla 156 gta, la 147 è molto più diversa dalle versioni più normali!

Bellissimo il paraurti posteriore con quelle griglie nere e sublime il grosso terminale di scarico…

Bella fuori e dentro! Gli interni simili al modello standard se non per dei particolari sportivi! Strumentazione, sedili, pedaliera etc…..

L’esemplare in prova è ancora conservato in modo esemplare e non ha evidenti segni d’usura! Conservata veramente bene anche la meccanica! Nessun rumore anomalo e nulla da sistemare! Guidare un esemplare così è ancora più piacevole…

Un grazie al socio Agostino per avermi dato questa possibilità e per essere stato disponibile…

Piccole cose che ci lasciano capire quanto siamo uniti noi soci e quanto ognuno di noi ci tiene a far crescere il club….

Io ed Agostino

E ringrazio sempre anche Roberto, sempre operativo e disponibile con la reflex in mano!

Roberto in azione

La prova si concluse davanti ad un bel caffè’ e ad un grande abbraccio!

La foto della gta la troviamo nell’attuale calendario club…

Scritto da : Mandracchia Luigi

Luogo : Trento Provincia

Foto di : Mandracchia Luigi e Roberto Venneri

Sognando gli anni 60…

Oggi voglio raccontare la storia di Mirko e del suo Gt e di quando ebbi la fortuna di poterlo guidare e fotografare…

Conosciamo tutti il Gt rosso di Mirko, perché lo presento’ lui personalmente durante un nostro evento..

Lo aveva preso da poco ed era ancora un po’ da sistemare! Nulla di grosso…però! Solo piccole cure per renderlo perfetto..

( Perfetto e non perfetta! Perché per me lui è il Gt e non la Gt!)

Lavori svolti tra il 2018 e il 2019…

Infatti nel 2019 finiti i lavori io e Mirko ci siamo incontrati per realizzare il servizio fotografico che meritava il Gt per questa sua seconda vita nelle sue mani.

Era Giugno e faceva caldo e ricordo appunto che ci eravamo dati appuntamento alle ore 19 per trovare un po’ di aria fresca..

Quando arrivai al Bed & Breakfast Kreuzstein di Appiano Monte (BZ), incontrai Mirko e prima di partire per il servizio fotografico, davanti a un caffè iniziai a parlare con lui del Gt….

Mirko come mai lei? E non un altra?

Vedi Luigi sono nato in una famiglia che mi ha sempre raccontato molto degli anni 60 e io ho sempre sognato di riviverli di persona…

Desideravo un’auto di quegli anni…

E cosa era più anni 60 di un Gt junior scalino???…..

Quindi fu così che cercai un Gt junior rosso, fino a che lo trovai!!

Complimenti allora!

Messo in moto il Gt, abbiamo iniziato la salita verso la strada che portava alla diga…

Su e poi su, fino alla fine della strada dove ad attenderci c’era un bellissimo panorama verde e un cielo un po arrabbiato…

Scenario bellissimo per presentare il Gt..

Eccolo! Un bellissimo Gt 1300 junior del 1967.

Un Gt junior scalino….giusto per dire! Un prima serie…quello con il cruscotto piatto per intenderci…

Tra uno scatto e l’altro Mirko mi mostra tutto quello che è stato sistemato e con molta fierezza mi mostra i dettagli e mi invita a veder bene gli interni…

Io li guardo e li fotografo!

Resto incantato! Quanto era, ed è bello lo scalino? Una firma indelebile direi…

E la linea??? Così semplice da essere ancora attuale…

Cromature importanti che spiccano sul rosso alfa…

Non riesco ad immaginare cosa era il Gt negli anni 60 se ancora oggi dopo 50 anni è ancora così bello..

Questo Gt come tutte le auto del Dolomiti Club è proprio perfetto in ogni suo particolare e dettaglio!

Anche gli interni risultano ancora in perfetto stato..

Notare quanto alfa romeo era fiera del prodotto italiano e teneva sulle sue alfa le sigle in italiano come “benzina e olio”.

Erano tanti gli scatti effettuati perché una delle foto finirà sul prossimo calendario club!

Si sul calendario club 2021 ci sarà lei!

E all’improvviso finito il servizio Mirko mi propose di provarla…

Per me fu un onore accettare..!

Non avevo mai guidato una 1.3 e devo dire che la differenza con le 1.6 non l’ho propria sentita..! Del resto il bialbero da 1290 cc ha ben 89 cv ed era un po’ più leggera della sorella maggiore. I carburatori Weber fanno ancora il suo e nonostante non abbia tirato davvero ho sentito il loro lavoro e rumore…

Rumore che diventa suono…agli alti regimi…

Bialbero 1290 cc da 89 cv

Un po’ di fatica ad abituarmi al grande volante poco intuitivo rispetto ad un’auto moderna, mentre con un po’ di esperienza che ho maturato negli anni non ho avuto difficoltà ad adattarmi al cambio e ad i suoi innesti accompagnati da una doppietta…

Si guida bene ancora e ancora come 50 anni fa si comporta da signora pronta ad aggredire la strada….

Una bellissima prova durata poco ma piena di emozioni! Un grazie di cuore a nome mio e del club al socio Mirko per aver messo a disposizione il suo gioiellino rosso…

Una bellissima esperienza firmata Club Alfa Romeo Dolomiti…

Scritto da: Mandracchia Luigi

Foto di : Mandracchia luigi e Mirko Maccani

Luogo : Appiano Monte ( bz )

La siciliana al nord

Ricordo che avevo 13 anni e mio padre quel giorno con la sua 75 nera, venne a prendermi dal doposcuola, e mi disse che dovevamo passare in un posto prima di andare a casa….

Mi porto in una concessionaria Alfa Romeo di Palermo…

C’era una festa, si mangiava e beveva e tutti erano attorno a lei! Alla GTV rossa..

Era il giorno della sua presentazione…

E da allora sono cresciuto, seguendo modello per modello, restiling dopo restiling , tutte le serie delle 916…

Ricordo che le sognavo la notte e che quando feci 18 anni, chiesi a mia nonna di comprarmi una GTV cup…

Naturalmente non me la comprò…

Non poteva…

Ma da quella presentazione Palermitana ad oggi io non ho mai smesso di adorare la GTV 916 e ad oggi con il club alle spalle e diversi raduni mi sono fatto una discreta cultura su questo modello, guidandone diversi modelli e serie…

Ma quella di cui parlo oggi è una 916 speciale per me….

Lei come me vive in Alto Adige, ma come me arriva da Palermo ed è del 1995….

Appartiene ad un socio del mio club, e mi fu messa a disposizione quest’estate per un servizio fotografico! Mi venne consegnata a Bolzano, ma il servizio fotografico andava fatto sopra Merano, quindi avevo più di 60 km a disposizione…

Interni in pelle e 80 mila km circa originali e ottimo stato di conservazione generale..

Estremamente originale e rigorosamente V6 turbo..

Il 6 cilindri è musica all’interno della vettura, e muove la GTV con dolcezza e determinazione se serve…

Andando piano è dolce e riprende bene ad ogni marcia, mentre usando per bene il pedale destro, diventa cattivo , e in attimo porta la GTV a 150 orari…

Forse qualche indecisione ai medi regimi ma davvero qualcosa di impercettibile..

Freni e cambio ancora al top, e non sembra davvero di guidare un auto del 1995, dato il livello di qualità della vettura..

Si viaggia seduti in basso e avvolti da una selleria ben studiata…

La strumentazione grande e leggibile e ancora tanto confort.. Tutto con una buonissima dote di sicurezza, perché la GTV è sui binari e ogni curva diventa un piacere…

Curve che possono essere affrontate con marce alte perche si ha sempre la certezza che la GTV tiene la traiettoria giusta in ingresso e uscita curva…

Poi il v6 fa la differenza in uscita…

Si avverte solo un leggerissimo rumore dovuto ai rumorosi sedili in pelle e alla plancia un po’ plasticosa….

Ma se proprio devo trovarle un difetto…appunto…

Ricordo che durante la guida abbassai il parasole perché il sole era contro e notai una cosa…

Ancora sul parasole c’era quella che noi a Palermo chiamiamo a “Santuzza” …

Era la cartolina rappresentante Santa Rosalia, la Santa protettrice dei Palermitani.

Era li’ dal 1995 quando il primo proprietario la fece benedire, e il nuovo proprietario Altoatesino non ha intenzione di levarla….

Dopo una sessantina di km arrivai al punto stabilito per le foto….

Nel cuore dell’Alto Adige

E iniziai il servizio…con la mia fedele Nikon..

Un modo per notare ancora di più l’ottimo stato di conservazione del mezzo…

Perfetto ancora in tutti i suoi dettagli

Alfa Romeo fece uno dei suoi più grandi capolavori e noi italiani c’e ne stiamo accorgendo solo ora…

Infatti oggi un esemplare turbo v6 come questo ha raggiunto quotazioni impensabili solo fino a 5 o sei anni fa’…quando la GTV veniva considerata per quello che realmente non era…

Oggi esemplari come questo sono davvero introvabili e sono felice di averne provato uno e di aver scritto qualcosa su di lei…

Scritto da: Mandracchia Luigi

Club Alfa Romeo Dolomiti

Dopo 5 anni di crescita e successi ed errori, ci siamo trovati con un club da oltre 300 soci..

300 soci provenienti da tutto il trentino alto adige , veneto e Lombardia! Club Alfa Romeo bolzano era una realtà enorme e bellissima, ma cominciava ad aver un problema legato al nome…

La parola Bolzano legava troppo il club al territorio, mentre in realtà la maggior parte degli eventi e dei soci, erano residenti fuori dal capoluogo…Serviva un nome che unisse tutti ma proprio tutti i soci! E che ne potesse attirare di nuovi..

Intanto gli eventi miglioravano ed erano sempre più lontani da Bolzano! Allora il direttivo del club ha chiesto a tutti i soci di voltare pagina, di allargare i nostri confini! Di ripartire con un nuovo logo! Un logo da far diventare un marchio di fabbrica!

I soci hanno votato con una regolare votazione e asemblea, ed è nato Club Alfa Romeo Dolomiti!

E insieme a questo logo nuovo, un nuovo modo di lavorare, di pensare! Tutto questo con i storici concessionari Alfa Romeo a supportarci, come Garage internazional di Brunico, Ceccato Alfa Romeo di trento, e GT auto di Mori.

Il logo è stato gia pubblicato sulla pagina ufficiale FCA Heritage e grazie al nuovo partner Würth MODYF ha già una linea accessori e sta diventando uno status per molti alfisti!

Inoltre un club che ha già tesserato 250 alfa Alfa Romeo

E che ha tanti progetti…..

Il direttivo :

Mandracchia Luigi

Tocila Erblin

Scalzeri Stefano

Cariolo Laura

Moi Marco

Questo senza mai dimenticare Alfa Romeo Bolzano….

L’alfa Matta..

Davanti a me non avevo una normale Alfa Romeo d’epoca, ma una A.R 51! Quella che tutti chiamano “Alfa Matta”. Una di quella alfa che anni fa nessuno cercava, e che oggi è diventata un vero e proprio oggetto da collezione.

Vorrei anche precisare una cosa che io stesso ho imparato da poco..

La sigla A.R 51, non sta per Alfa Romeo 51, ma per “Autovettura da Ricognizione” e 51 sta per l’ anno del progetto. Infatti la A.R 51 nasceva per usi Militari e controllo territoriale, come la Fiat Campagnola per Intenderci..

Mi ricordo che quel giorno chiesi al socio del mio club, Roger Armani di mettere a disposizione la sua Matta per un servizio fotografico e lui accettò ben volentieri.

Mi disse che potevo guidarla io fino al punto stabilito per il servizio fotografico..

Cercavo una strada di campagnia con dei tronchi di legno per un foto, diciamo più selvaggia, quindi iniziai ad uscire dalla città di Bolzano, sotto gli occhi di tutti i passanti che guardavano incuriositi e sotto i sorrisi dei bambini incantati…

Guidare la Matta è da matti….

Lei è un auto senza fronzoli, senza radio, cinture, senza tetto, e direi senza portiere…

Puzza di Benzina ed è così rumorosa che non si riesce neanche a parlare con il passeggero…e va molto piano!

Ma nonostante tutto è una delle auto piu belle che abbia mai guidato, perché è riuscita a farmi sentire davvero la strada sotto le mani…

Ogni buca, ogni sassolino arriva diretto al volante e sembra perfino di poter contare il numero dei giri delle ruote, da quanto si avverte ogni cosa..

Poi le velocità da rispettare per ogni marcia….con tanto di tabella, per non mettere in crisi il 1900 benzina.. da 65 cavalli! Un motore a cui di certo non potevo chiedere nulla, ma che comunque ha dimostrato in salita una notevole coppia ed elasticità..

Una cosa che mi ha colpito era il fatto di esser seduto su un sedile molto alto e affianco a me avevo una portiera molto bassa, e senza cintura avevo l’impressione di cader dalla vettura ogni tornante e restavo saldamente stretto al grande volante… e faccio fatica a pensare a chi in servizio la usava correndo a 105 km orari.

Dopo una decina di km di salita trovammo la location giusta, con i tronchi di legno come volevo io..

E tra uno scatto e l’ altro Roger mi parla della storia di questo esemplare oggi perfettamente restaurato..

Mi dice che fu prodotto nel 1952 e acquistato dal ministero dell’interno nel 1954.

In servizio per la Questura di Cagliari dal 1954 al 1964 con targa della Polizia, fino a quando nel 64 appunto venne radiata e venduta ad un commerciante della provincia di Vercelli che la immatricolo’ con targa civile e mise in vendita.

A lui venne però regalata nel 2011, e nello stesso anno inizio’ un profondo restauro…

Restauro lungo e faticoso a causa della mancanza di disponibilità dei ricambi! Restauro che lui stesso iniziò insieme al massimo esperto e intenditore di Matta, Franco Melotti.

Un restauro finito nel 2017 e che non ha tralasciato nulla. Ogni particolare è stato portato in vita..

Un Alfa Romeo tornata a nuova vita grazie alla passione di Roger…. che ha voluto darle un nuovo colore rosso, ma ha voluto anche conservare il suo passato con gli adesivi del reparto dove prestò servizio..

Felice di averla provata, di aver ascoltato questa storia e sopratutto di averla iscritta al club Alfa Romeo Dolomiti..

Scritto da : Mandracchia Luigi

Foto di : Mandracchia Luigi

luogo : Bolzano

Giulietta e il fascino della divisa..

Lo scrissi sull’articolo dedicato alla Giulietta..

Giulietta ha segnato il ritorno delle Alfa in divisa! Un compito durissimo!

In un Italia perfetta sarebbe stato scontato ma non in questa Italia! Fino al 2006 con la consegne delle Alfa Romeo 159 alle forze dell’ordine, tutto era normale!

Alfa romeo e Polizia, Carabinieri, Guardia Di Finanza etc etc…

Quasi logica la cosa…

E invece no! Si aprirono i bandi per le forniture con le regole Europee e le auto con l’offerta migliore venivano comprate…

Così in Italia la Guardia Di Finanza lavora con Citroen, e le nuove Volanti e Gazzelle diventano Spagnole..

Le Alfa diventano costose…

Poi lo scandalo del diesel firmato Wolksvagen e la notevole manutenzione richiesta dalle nuove Seat Leon, riaprono uno scenario inaspettato! Torna di nuovo l’alfa ad essere l’auto italiana in divisa..

Infatti nel 2017 ( complice il cambio politica economica di FCA che aveva già ammortizzato i costi di produzione ), Giulietta torna ad indossare la Divisa.

I primi furono i comuni più piccoli ad acquistarle e io, in qualità di Presidente del Club ufficiale Alfa Romeo del Trentino Alto Adige, ho avuto modo di poterle svelare e fotografare negli

Nel 2017 la Polizia Locale di Lana (BZ) fu’ il primo corpo ad acquistare una Giulietta per rimpiazzare la loro vecchia Golf..

Ricordo quel giorno come fosse ieri e ricordo com’ erano contenti del nuovo arrivo..

Poi nel 2018 a Bolzano arrivarono quelle per l’ arma dei Carabinieri e anche lì con un permesso speciale ero riuscito ad averne una a disposizione per un servizio.

Bellissima finalmente dopo la 159 un altra Alfa in divisa..

Sicura, essenziale ed Affidabile con il suo motore 2.0 jtdm e gli interni riadattati all’uso

Sempre nel 2018 anche il comune di Trento e i paesi più piccoli del Trentino acquistarono Giulietta e ricordo che a dicembre 2018 realizzai un servizio alla Giulietta del comune di Tione di Trento

In dotazione alla Polizia locale ( GIUDICARIE ).

Ricordo di Agenti contenti per il modo in cui Giulietta si lasciava guidare

E sempre nel 2018 arrivarono quelle della Guardia Di Finanza.

E fu’ il Comando di Brunico ( BZ ) a concedermi le autorizzazioni per realizzare u servizio sulla loro fiammante Alfa

E in attesa di ricevere le autorizzazioni per realizzare il servizio sulle Giulietta in dotazione alla Polizia Di Stato, rinnovo ancora il mio Grazie a Giulietta che è riuscita anche nel compito più difficile!

Le Alfa in divisa non possono e non devono mai sparire…

Ringrazio tutte le amministrazioni Locali e i comandi per i permessi concessi e le autorizzazioni.

Luigi Mandracchia

Grazie Giulietta..

Perché io sono uno di quelli che sente di dire Grazie alla progetto 940, ovvero la Giulietta moderna! Un’auto che nasce quasi 10 anni fa’ e che ancora oggi troviamo nei saloni Alfa Romeo. Giulietta ha avuto il duro compito di sostituire un mostro sacro come la 147 e a mio avviso ci è riuscita benissimo! Le vendite parlano chiaro..

Io da alfista dico Grazie alla Giulietta..

Dal 2010 fino all’arrivo della Giulia ha tenuto in alto le vendite del marchio, compensando quello che non facevano le Spider le Brera e le 159! Lei non ha mai avuto cali di vendite ed è stata l’unica Alfa ad offrire al cliente la possibilità di scegliere 5 tipologie di motori differenti per ogni esigenza.

C’ erano motori per tutti i gusti e potenze! Dai 105 cavalli del T-jet, ai 150 del multiair in versione classica o Gpl, fino ad arrivare ai Tbi in versione acciaio o alluminio! E i diesel?? C’erano i 1.6 mjtd e i 2.0 con diverse cavallerie…

Che dire?? Non e’ mai mancato nulla…

Era bella, moderna e con nuovi canoni stilistici e non a caso venne eletta “Auto Europa” nel 2011 e vinse il premio “Compasso d’oro” nel 2014.

La prima serie ricordava le prime Giulietta degli anni 50 con la calandra molto simile e cromata come allora..

Fece impazzire giovani alfisti fin dal debutto e non ha mai riscontrato problemi di affidabilita’ seri! Era l’auto piu’ sicura della categoria per quel che riguardava gli occupanti a bordo, ed era molto sicura alla guida!

Tutte le Giuletta infatti montavano di serie un differenziale Anteriore elettronico e tutti gli altri vari sistemi classici! Ancora oggi nessun auto di serie monta un differenziale elettronico…ma lei si! E nel 2010..

Un successone che nel 2013 si aggiorna con il primo restiling..

Cambia leggermente lo scudo anteriore, piu’ moderno e meno cromato. Cambiano i disegni dei cerchi, ma sopratutto si evolvono gli interni! Arriva lo schermo touch tanto richiesto.

Quindi ancora al top nel 2013..

Mentre i clienti piu’ esigenti comprano la top di gamma Quadrifoglio con il suo 4 cilindri Tbi da 235 cv! Una Vera sportiva di Razza ma che poteva essere usata tranquillamente nell’uso di tutti i giorni! Ancora oggi sul mercato una delle sportive piu’ richieste!

Quindi copriva pure il settore delle sportive compatte…

Ma oltre a questo Giulietta era ed e’ un auto di famiglia! Si vedono Donne portare da anni i bambini a scuola in Giulietta e allo stesso tempo famiglie viaggiare sulle autostrade! Ancora oggi le strade sono invase di lei nonostante i suoi 10 anni alle spalle…

Per non parlare dei giovani che con Giulietta entrano nel mondo dei raduni, dei club e del Tuning!

Personalmente ho avuto la fortuna di presentare al pubblico una delle Giulietta Tuning più cliccate sul web

Giulietta è il marchio Alfa in ogni settore! E anche dopo l’arrivo della Giulia non si è fatta dimenticare con un Restyling leggero che ha permesso con uno scudo anteriore simil Giulia di restare sul mercato ancora in bella forma! Certo serviva una seconda serie e non un Restyling ma in alfa decisero così! Sparirono le versioni quadrifoglio e le t-jet e arrivo’ la Veloce, con il nuovo 4 cilindri tbi in alluminio derivazione 4c e cambio tct a sostituire la Quadrifoglio. La versione Veloce con 240 cv e cambio tct raggiunge il suo massimo in performance su pista e strada. Ricordo ancora bene quando la provai sul circuito Bolzanino

Vero divento’ più moderna ma inizio’ a sentire il peso degli anni e della concorrenza….

Nonostante tutto comunque riusci’ e riesce spesso ad essere ancora nella top ten delle auto più vendute per categoria!

Prende anche il merito di riportare alle forze dell’ ordine un Alfa Romeo dopo lo scandaloso acquisito di un lotto di Seat! Infatti la Giulietta torna ad indossare la divisa di Carabinieri, Polizia e Guarda di Finanza grazie a nuovi accordi con Fca e Ministeri!

Infine nel 2018 arriva l’ultimo leggero Restyling che la manderà in pensione a marzo 2020 dopo 10 anni di produzione..

Solo alcuni aspetti visivi, nulla di più!

Ma ancora in vendita….

Ancora in concessionaria nonostante si continui a dire che è solamente una vecchia alfa…

E lei nonostante tutto è ancora lì..

Quindi grazie Giulietta…..

Resta comunque l’ultima spider

Parto dicendo che lei, la Spider 939 sia a mio avviso la spider più bella delle serie Spider di Alfa Romeo e non solo…

Già perché si chiama “Spider” e non “Brera Spider”.

Perché la Brera è un auto, e questa un altra! Stile in comune certo…ma nome diverso!Uno stile unico ripreso dal disegno partito con la 159 e la brera, disegnate da Giugiaro.

Uno stile che con la firma di Pininfarina ha preso il nome di Spider 939.

Un errore di Alfa? Una Fiat??? Se ne sentono di cotte e di crude….! Troppo pesante? Troppo costosa??

Tante se ne sentono su di lei…

Presentata nel 2006 e rimasta in produzione fino al 2010, ha letteralmente rivoluzionato i canoni di bellezza per la categoria spider..

Bella da ogni punto la si guardi, con un muso aggressivo, un fianco possente e un posteriore corto che raccorda quelle protezioni rigide dietro i sedili…

Un opera d’arte a mio avviso..!

Meriterebbe più rispetto da parte di tutti quelli che sanno solo dire che è un auto pesante…!Rispetto perché fino ad oggi è l’ultima vera spider prodotta da Alfa Romeo.

Ho avuto modo di guidarne più di una ma oggi voglio parlarvi di quella che mi è stata data in prova dal socio del mio club.

La spider di Luigi..

Un esemplare del 2008 con motore 2.4 diesel con 201 cavalli! Una Prima serie per intenderci. Un colore particolare che la rende ancora più bella.

Era estate quando la provai! Il meteo era incerto ma decidemmo lo stesso di andare a fare questo servizio. In effetti non pioveva…

Gli dissi: Luigi non pioverà e infatti uscendo dalla galleria….., con la Spider a capotte aperta, puntualmente arrivò il temporale..!

Di corsa sulla super strada cercando un posto per fermarci…e poter chiudere la capotte…

Quei due minuti interminabili che allagarono la Spider e noi…

Ripartiti dalla Me-Bo verso Meltina.

Una Strada tortuosa e in netta salita e sopratutto molto bagnata…

Una strada che ho affrontato comunque in sicurezza perché anche su fondo bagnato la Spider ha mostrato di essere stabile.

Stabile a patto di tenere tutti i controlli elettronici inseriti e di non essere troppo bruschi con il pedale del gas, perché il 5 cilindri diesel sa essere dolce ma anche cattivo se serve…

Non a caso ogni tanto disattivavo l’elettronica e giocavo con il pedale del gas e lo sterzo per far cantare il motore e sentire le gomme anteriori girare a vuoto sotto il peso dei 200 cavalli…..

Un operazione semplice e sicura con la Spider.

Il peso di cui tutti parlano???

Bhe’ non si può certo dire che sia una piuma, ma è sbagliato dire che sia ferma perché pesante!

In salita i 200 cavalli spingevano ed era un attimo superare i 100 all’ora. Seconda e terza e sempre spinti verso il sedile accompagnati dallo strano ma leggero rumore del 5 cilindri diesel…

L’unico momento in cui ti accorgi dei quasi 1.550 kg è quando lasci per un attimo il gas, per poi riprenderlo! Ecco lì senti il peso della vettura e una frazione di secondo di vuoto..!

Alla guida noti gli interni curati in pelle, e l’ottimo livello qualitativo della vettura che anche in marcia con capote chiusa risulta davvero ben insonorizzata.

E la capotte? Perfetta direi nonostante i suoi 10 anni! Eravamo sotto un temporale estivo e nessuna goccia d’acqua è entrata tra le fessure o le guarnizioni…

Non riesco a capire come un auto così bella e ben costruita non abbia trovato altro che 4 anni di produzione….

Davvero non so spiegarmi questo!

Va bene tutto! Pesante, è un diesel…., ma c’era anche la turbo benzina da 200 cv…..

E niente anche quella non andava bene visto le vendite…

Ma torniamo a noi…

Dopo una bella salita eravamo arrivati a Meltina paese dove avevamo deciso di fermarci visino a una casa in legno per fare le foto.

Si le foto sotto la pioggia e con capotte chiusa…

Questo azzurro con le gocce d’acqua a mio avviso è ancora più bello..

Poi improvvisamente arrivo’ il sole….

E subito la capotte venne aperta…

Ogni particolare di questa spider è un particolare speciale…

È piena di dettagli curati…

Gli dissi a Luigi…

Luigi ridammi le chiavi che la provo a capotte aperta e tu mi scatti due foto…

E dopo due passaggi davanti la fotocamera e una foto insieme….un altro temporale….improvviso

Un segno che significava di ritornare a casa che per oggi non è giornata…! E così fu’..

Una bellissima prova bagnata che non scorderò mai e che mi ha fatto apprezzare ancora di più la spider 939.

Voi continuate a dire che è pesante e vecchia e noi continuiamo a guidare l’ultima vera spider di Alfa Romeo, alla faccia di tutto quello che si dice di lei..

Basterebbe solo un po più di rispetto per lei e il ruolo che ha avuto….

Un po’ più di rispetto per l’ultima vera Spider del marchio…

Scritto da : Mandracchia Luigi

Foto di : Mandracchia Luigi

Auto fornita da : Privato

Luogo : Meltina ( BZ )

Alfa Romeo Giulietta quadrifoglio

Da anni conosco Alessandro ma non lo avevo mai visto in Alfa, fino a quel giorno che mi chiese l’iscrizione al club!Luigi prenderò a breve una Giulietta quadrifoglio, quindi prepara un modulo e una tessera per me..!Mi disse così e così fece!Quel giorno arrivò con la giulietta al nostro Alfa caffè domenicale e si iscrisse al club ! La tessera nr 270.Una giulietta del 2010 tenuta in modo maniacale e completamente originale come piace a me in un bellissimo bianco!Avevo guidato solamente la giulietta veloce e mai una quadrifoglio, quindi chiedo se era possibile un giorno provarla per realizzare un servizio.Certamente!!! Fu la sua risposta..Così dopo una settimana trovo la giulietta bella lucida e pulita! Sembra uscita dalla fabbrica nonostante abbia già 9 anni! Sarà anche perche’ ancora oggi la Giulietta prima serie è ancora bella e soprattutto attuale e mantiene dei tratti stilistici più marcati Alfa rispetto all’ultima serie.Siamo partiti da Lana (BZ) e abbiamo percorso la strada delle Palade per trovare un bella location per fotografare la Giulietta.Un piazzale sterrato e un castello come sfondo.La Giulietta è ancora bella! Aggressiva ed elegante nello stesso tempo! Forse le manca un po di carattere estetico a mio avviso! Infatti un occhio non esperto potrebbe facilmente confonderla con una 2.0 jtd m sport!Poi certo il quadrifoglio laterale è solo per lei, come le pinze freno rosse e l’assetto meno 15 mm.Ma avrei personalmente rimodellato un pochino la carrozzeria per renderla subito più distinguibile!Anche gli interni sono esattamente gli stessi se non fosse per le cuciture rosse dei sedili.Insomma un pizzico più di racing poteva starci…a mio avviso.La quadrifoglio monta il motore per eccellenza alfa di qualche anno fa ovvero il 1750 Tbi con basamento in acciaio da 235 cv! Un gran motore pieno di potenza e coppia! Lo stesso montato sulle 159, spider e brera ma potenziato!Con lui la giulietta raggiunge i 242 km orari e accellera da 0 a 100 in 6,8 secondi. Non male per un motore da 1742 cc!!!Alla guida la Giulietta dimostra il meglio di se! Non è comodissima ok! Lo schienale è troppo verticale e il bracciolo un Po troppo basso, ma la sensazione di guida è da auto da corsa! Il volante viene sempre ben impugnato e la leva del cambio corta è ben posizionata..Anche la qualità della plancia risulta di buona fattura, mentre quella dei pannelli porta risulta decisamente economica. Il sound del TBi è stupendo e non è invasivo! Si sente bene solo quando si affonda il gas giù! E poi c’è il manettino del d.n.a che non riesco a capire perché hanno nascosto così tanto! Difficile da inserire alla guida e da trovare.Tolte queste due o tre note, per la Giulietta solo complimenti! Sembra di guidare un auto inserita dentro due binari, con una trazione che non va mai in crisi e un motore che spinge come un dannato fino all’intervento del limitatore a quasi 6 mila giri.I 100 all’ora vengono sempre raggiunti in un attimo anche in una strada in salita come quella che ho percorso.Cambio a 6 marce ben rapportato e leva corta. Ho notato che il cambio da il meglio di sé se usato un po delicatamente.In Dinamic la quadrifoglio è uno spasso e trasmette sempre sicurezza perché comunque l’ e.s.p non sparisce mai del tutto e aiuta se serve! Aiutano anche i freni Brembo da 330 mm che permettono frenate ottime anche ripetute e in discesa!La quadrifoglio non mostra con l’estetica il suo dna ma alla guida! E quel quadrifoglio merita davvero di essere esposto! Perché chiacchiere a parte lei è una vera alfa sportiva con i suoi pregi e difetti!E io mi porto a casa una nuova esperienza di guida! Una quadrifoglio da 235 cv che non avevo mai provato su strada. Grazie al caro socio Alessandro.Una Giulietta quadrifoglio firmata Alfa Romeo Bolzano.Scritto da : Mandracchia LuigiFoto di : Scalzeri StefanoAuto fornita da : privatoLuogo : Bolzano

Stelvio in Stelvio

Perché infondo è una storia di amore e rivincita la mia…

Si parlava da mesi della stelvio,di questo nome così importante e io dissi che non appena era possibile, avrei portato un alfa romeo Stelvio in cima al passo dello Stelvio!

I mesi passarono e lo Stelvio venne presentato e già iniziava a circolare per le strade, ma chi mi promise di darmene uno per esaudire il mio piccolo sogno, non fu più di parola, dicendo che non era possibile aiutarmi..

Ricordo che ci rimasi molto male…

Poi per puro caso leggendo un giornale,scoprii che la ditta whurt Italia aveva dato in dotazione ad alcuni loro rappresentanti, delle Alfa Romeo Stelvio.

Chiamai subito la sede più vicina a Bolzano per chiedere un aiuto! Una Stelvio da portare su al passo dello Stelvio per fare delle foto.

Non mi aspettavo un si, ma mi dissero subito si! Un gran bel gesto da parte loro..

E fu così che ad agosto 2018 portai la Stelvio al passo per la foto che volevo!

Cima Coppi 2760 metri!

C’era la pioggia e 8 gradi! Era agosto!!!

Era una diesel 180 cv!

Ero riuscito a fare quel che sognavo!una bella rivincita personale…

Da lì l’idea di organizzare un evento dedicata alle Stelvio del mio club per il 2019!

E dopo mesi di organizzazione, si arriva a luglio 2019.

11 Stelvio del club, pronte per questa avventura, per questo evento!

Partiti alle 8 da Bolzano , in colonna e seguite da altre alfa romeo del club.

Bolzano, Merano , e la strada statale della Val Venosta, fino ad arrivare ai piedi del passo…

Davanti a loro io, passeggero su una spider 939! In ginocchio sul sedile e girato indietro per poter filmare e scattare le foto..

Bellissimo vedere tutte queste Stelvio insieme percorrere il passo

Doveva essere anche un gran giorno per me presidente del club, perché su in cima avrei dovuto trovare un nuovo socio!

Paolo da Milano con la sua Stelvio quadrifoglio. Il socio numero 270 che avrebbe dovuto ricevere la consegna della tessera su al passo.

Purtroppo lui quel giorno non arrivo’ perché per una gara ciclistica il tratto del passo, dalla parte di Bormio era chiuso!

Tornando a noi, si arriva su in cima, seguiti dagli altri soci del club, arrivati con altre alfa

Su troviamo 6 gradi e la neve a bordo strada, a rendere ancora più unico questo evento..

Ci sono riuscito!!! Ci sono riuscito!!

Allo Stelvio con le Stelvio!!

E grazie anche al vice presidente del club Erblin.

Una giornata magnifica che porterò per sempre con me! Una rivincita unica…

Ma restava da fare una cosa! Cosa?

Tesserare il socio Paolo di Milano.

Un paio di messaggi per dare via sull’operazione! Questa cosa andava fatta!!! Fu cosi’ che la domenica successiva io e Paolo seguiti dalla socia Francesca e fotografa, ci siamo incontrati! Erano le 5 di mattina quando Paolo arrivò a Bolzano! Faceva freddo,era buio e siamo partiti! Tutta la strada in solitaria, senza traffico e per 100 km neanche un bar aperto per prendere un caffè!

Finalmente si sale al passo con la quadrifoglio! Solo noi, 510 cavalli e qualche marmotta! Il silenzio della natura interrotto dal nostro Stelvio in modalità race..

Ore 6 e 30 del mattino, arrivati su al passo! Solo noi e il sole…

5 gradi e un panorama unico!

E finalmente la consegna della tessera al grande Paolo

Una storia bellissima quella tra me e lo Stelvio che si conclude con la marcatura del cartello e tanta emozione..

Una storia firmata Alfa Romeo Bolzano…