La 127 verde palude

Perche’ per me arrivare in Sicilia, non e’ solamente tornare a casa, ma anche lavorare fuori sede! Infatti spesso mi trovo a dover realizzare dei servizi ad auto particolari messe a disposizione da amici appassionati! Lo chiamo lavoro, ma in realta’ dovrei dire “fortuna”!

A maggio di quest’anno a Palermo mi viene proposta la prova di un’auto che tutti noi amiamo ancora, o che in passato abbiamo posseduto in casa! Chi di noi non e’ mai salito da piccolo su una fiat 127?

Molti ci sono cresciuti anche, tra mare , montagna e gite in famiglia! Ma molti come Giuseppe l’ hanno conservata!

Una Fiat 127 prima serie color verde palude! Un verde rarissimo che non va confuso con il classico verde delle 127 piu’ diffuse.

Eccola!!! Perfetta, come quando nel 1971 venne immatricolata!

Gia’ 1971, perche’ Fiat presento’ la 127 proprio nel 71′.

Sostituiva la vecchia 850 con una linea innovativa e una meccanica rivoluzionaria per il gruppo Fiat che prima di lei produceva solo auto con motore e trazione posteriore! Un auto che si rilevo’ subito un successo, tanto da vincere il premio di “auto dell’anno” subito nel 1971, e di essere prodotta con tre serie in oltre un milione e mezzo di esemplari.

Un successo che videro tutti, tranne chi la disegno’, che mori’ in un incidente d’auto proprio mentre si recava a Torino a firmare il progetto definitivo. Era l’Ingegnere Manzu’.

La 127 era l’auto che tutti potevano e quasi dovevano avere, visto il suo rapporto qualità/prezzo e la sua economia di gestione! In italia infatti fu così! Apprezzarono meno la 127 i paesi del nord Europa e aggiungerei anche giustamente, vista la scarsa qualità delle vernici che coprivano la nuova Fiat! Con il sale, il freddo e la neve tendevano ad arrugginirsi in fretta..

Però senza entrare nei meriti o demeriti di fiat, vi racconto la mia avventura..

Le chiavi mi vengono consegnate in zona porto di Palermo dall’amico Giuseppe e subito noto quanto questa vettura sia tenuta maniacalmente. Gli interni hanno ancora quell’odore dell’epoca e sembra che non ci sia mai entrato nessuno.

Da notare il tappetino in plastica unico e nuovo! Si nuovo! Perché Giuseppe è riuscito a trovarne uno ancora imballato che era conservato in un magazzino ricambi. Incredibile!!!

Sedili e comandi intatti come il cielo e i pannelli! Difficile trovare altre 127 in queste condizioni perché di solito tutte si trovano con volante spaccato, cruscotto gonfio o crepato e sedili strappati….

Tutte tranne lei!!!

Abbiamo fatto benzina e siamo partiti per Mondello, una bellissima località balneare di Palermo.

Non avevo mai guidato una 127 prima serie e di certo non posso dire di aver sentito il brivido che sento quando guido auto sportive, ma ho provato emozione! Stavo guidando un pezzo di storia dell’auto italiana..e infatti notavo come durante il tragitto, tutti si fermavano per guardarci e quando ci siamo fermati per prendere un caffè sulla piazza di Mondello, siamo stati letteralmente accerchiati da persone di una certa età e ognuno di loro ha brevemente raccontato la propria storia con la 127 avuta in passato..

Tutto emozionante..

La guida della 127 risulta semplicemente normale! Facile da guidare e anche se non ha l’idroguida, lo sterzo risulta leggero! Leggero come tutto il resto!

Frizione, cambio e freni rispondono con facilità! Un auto nata per gli spostamenti familiari di 40 anni fa a cui oggi non bisogna chiedere nulla! La 127 si guida sapendo che non devi chiedere nulla alla sua meccanica! Ma devo comunque dire una cosa!! Nelle prima 2 marce il motore da il meglio e il suo sound non è proprio cosi male..

La mia passeggiata in 127 si è conclusa all’interno della riserva di Capogallo, una bellissima area verde privata che da sul mare!

Ecco una passeggiata…

Una passeggiata ricca di emozione e ricordi a bordo dell’ auto che ha veramente messo in moto le famiglie attuali..

Purtroppo però ancora oggi la fiat 127 non trova spazio nel cuore dei collezionisti, o degli appassionati! È una fiat di grande serie e come tale, viene presa anche oggi! Il suo valore purtroppo resta sempre basso rispetto alle altre italiane del suo periodo ed è quindi facile trovar auto simili con qualche imperfezione a poche centinaia di euro, oppure nelle rimesse pronte per essere rottamare..

Quindi ancora più onore a chi come Giuseppe conserva queste auto solo per il gusto di farlo….

Una bellissima storia che porterò sempre con me…

Alfa Romeo Giulia 180 at8 2017

Non è una normale Giulia! Ma la Giulia che ha più segnato il mio cuore!! E ora vi spiego perché…

È stata la prima Giulia consegnata in tutto il Trentino Alto Adige e all’epoca collaboravo con la concessionaria che l’ha consegnata! Ricordo quel giorno Antonio, il proprietario, volle’ me durante la consegna in concessionaria e che prima di salir in auto mi fece logare la Giulia con l’adesivo del club! Una cosa emozionante che non scorderò mai! Da quel giorno provai più volte quella giulia fino a quasi sentirla mia..

C’era la possibilità di provarla in un piccolo circuito per effettuare una vera prova in sicurezza e Antonio mi fece trovare la Giulia lucida per il servizio!

Bella davvero questa giulia specie in questo allestimento full di gamma!

Motore 2.2 diesel 180 cv con cambio automatico 8 rapporti! Per molti 180 sono pochini, ma in realtà sono la cavalleria giusta per divertirsi in sicurezza con la Giulia! Perché la Giulia ha un rapporto peso/Potenza molto basso!

Una delle cose più belle di questo esemplare sono gli interni stoffa/pelle di colore rosso! Impossibile aprire la portiera e sedersi subito senza prima dare un occhio agli interni..

Cintura allacciata e inizia la prova!

La seduta è da vera auto sportiva senza però perdere la comodità di una berlina da famiglia e impugnare quel volante è una goduria! Sulla Giulia tutto è al suo posto e ogni dettaglio è studiato e curato! In Alfa hanno fatto con Giulia il salto che serviva..

Accensione al volante e prima dentro usando la padle destra al volante! Già perché il volante su Giulia copre un ruolo fondamentale! Accensione, cambio e comandi vari sono gestiti appunto da lì..

Su Giulia senti subito il salto di qualità fatto da alfa e anche il salto generazionale dei motori diesel! Questo 2.2 da 180 cv è silenzioso, e spinge da subito bene! Non si avverte più il vuoto prima della spinta come succedeva con i vecchi jtdm di 159, o della Giulietta! Sembra quasi elettrico e questo aumenta il confort di guida in ogni condizione! Forse a mio avviso un velo rumoroso agli alti ma forse solo mia impressione! Un motore fluido unito a un cambio automatico sequenziale ZF ad 8 rapporti che sa di perfezione!

Guidare la Giulia in circuito è bello come guidarla per strada, perché Giulia è un’auto eccezionale proprio per le sue doti dinamiche! Lo sterzo ti fa sentire le ruote e ogni correzione eccessiva al volante si sente e infastidisce la guida! Va guidata in modo preciso..

Come se fosse un’auto da corsa insomma…

La coppia spaventosa di questo motore permette di uscire forte dalle curve senza dover scalare tante marce e permette di andare veloce senza doverle tirare tutte fino alla zona rossa! Bisogna inserirle subito una dietro l’altra per essere portati via da una coppia spaventosa. I freni poi sono eccezionali come lo è il sistema di controllo stabilità e trazione! Unico difetto a mio avviso??? Non esiste una modalità che permette di escludere ogni controllo elettronico e questo diventa un problema quando si vuole girare in circuito oppure ci si vuole semplicemente divertire come si dovrebbe fare con un’auto a trazione posteriore! Anche in modalità dynamic infatti l’elettronica è invasiva in uscita curva e spegne ogni sorriso! Ok ! Non è un auto da corsa, ma la scelta di come guidarla la deve fare comunque il guidatore e non la casa madre!

Chiusa questa parentesi , promuovo la Giulia a pieni voti! Un auto unica! Bella, sportiva e ben fatta! Il ritorno di una vera berlina Alfa Romeo che ha voluto il grande Sergio Marchionne! Un ritorno che dopo la sua morte sa tanto di illusione visto che da allora Alfa non è più riuscita a fare altro e a migliorarsi! E cosa ancora più grave non vede miglioramenti in un breve futuro…

Dopo 5 giri e un bel selfie con lei , riconsegno la chiave e ringrazio Antonio per la possibilità..

Scritto da: Mandracchia Luigi

Foto di : Scarvaglieri Antonino

Auto fornita da : Privato

Luogo : safety park Vadena (BZ)

La quadrifoglio sull’isola

Questa prova risale a quasi un anno fa..

Era esattamente agosto del 2019 quando sono riuscito a far un giro nella mia Sicilia con una delle alfa 33 quadrifoglio Oro più belle mai viste.

Sono già rare le Alfa 33 quadrifoglio Oro, ma sono ancora più rare quelle con meno di 30 mila chilometri…

Palermo, la mia città! E da Palermo che ricevo le chiavi dall’amico Giuseppe.

Le chiavi di una stupenda 1.5 quadrifoglio Oro del 1984. Una 33 conservata e perfetta in ogni suo dettaglio e particolare.

Tanti sono i posti a Palermo belli da vedere o per poter fotografare un’auto, ma io voglio andare a Isola delle femmine, esattamente al porticciolo. Il posto che adoro e che mi da tanta pace…

Cosa dire di una 33 quadrifoglio Oro?? Diciamo che sembra una normale 33 , ma che in realtà è tanto diversa esternamente e internamente! All’esterno si notano le fasce scure laterali, i vetri bronzati e i lava fari, oltre che al quadrifoglio sulla sigla posteriore.

All’interno la corona del volante in legno come il pomello del cambio e poi il check control! La 33 quadrifoglio Oro e’stata la prima alfa Romeo a montarlo…

Un auto completa già allora…

Un auto che ho guidato da Palermo ad Isola delle femmine , un paese un po fuori Palermo che in tanti conosceranno! Una trentina di chilometri tra città e autostrada dove la 33 dimostra di aver davvero meno di 30 mila km! Perfetta nella guida senza nessun rumore del tempo e con ancora quell’ odore di plastica degli interni, unito a quello del legno del volante! Tutto accompagnato dal suono del boxer che con il 1.5 a carburatore canta che è una meraviglia.

I 95 cv ci sono tutti e in quinta ricordo che tirava senza mai sedersi..

Tirava bene e teneva bene la strada proprio come allora…

Come allora rumorosa…

Il boxer si sente davvero all’interno dell’abitacolo e più si butta giù il pedale, meno si ha la sensazione di sicurezza impugnando il volante! Già perché lei spinge e va ma a patto di saper tenere bene il volante, che tende sempre ad alleggerirsi anche sul veloce..

Un difetto che a noi piace perché fa divertire e perché è classico 33!

Questo non significa che sbanda , ma che va solo controllata per bene! A noi non è venuto difficile infatti percorrere due secche curve in galleria a circa 150 km orari in totale sicurezza.

Il cambio è il classico dell’epoca! Preciso solo se lo si usa nel momento giusto e di facile impuntatura. Non è difficile infatti non riuscire a inserire la prima al primo colpo, oppure non grattare mettendo la retro. Forse solo abitudine..chissà…

E poi bello fare le manovre sotto i 35 gradi di Agosto a Palermo! Dentro la 33 senza idroguida e con il volante in legno…

Bello si…

Cmq detto questo si faceva guardare la 33!! Infatti arrivati al piccolo porto, ci hanno subito autorizzato ad entrare con la stessa sulla banchina per fare delle foto.

La guardavano tutti, pure i gabbiani..

Per alcuni è bella, per altri un alfa povera…ma per me è una 33 quadrifoglio Oro e basta! Un alfa diversa ma un alfa! E trovo a dirla tutta ingiusto quanto una bella alfa come lei, non riesca a trovare un posto tra le Belle e quanto ancora sia sottovalutata dalle quotazioni dell’ usato!

Motore perfetto, carrozzeria senza un filo di ruggine, meno di 30 mila km e non riesce a valere più di 5 mila euro!

Vale meno di una lancia y diesel del 2010! ….

No! Lo trovo ingiusto!

Dopo un oretta a parlare di lei con un buon gelato in mano, e finito il servizio fotografico arriva l’ora di tornare a Palermo per riconsegnare la 33 al suo legittimo proprietario…

Grazie Giuseppe per questa possibilità e complimenti per la tua stupenda Alfa Romeo…

Scritto da : Mandracchia Luigi

Foto di : Cammilleri Roberto

Luogo: Palermo / Isola delle femmine

Auto fornita da : privato

Non conosce stagioni..

Da piccolo il mio vicino di casa ne possedeva una! Rossa! Era stranissima, molto bassa e con due fari che sembravano occhi! E da quel giorno è stato amore per la spider quarta serie! La chiamano duetto, ma io non riesco a chiamarla così, perché per me va chiamata per come c’è scritto dietro sulla targhetta!

Spider! Spider quarta serie! A mio avviso dopo l’osso di seppia , la piu bella serie su quelle basi di telaio! La storia della spider quarta serie la conosciamo tutti e non sarò io a spiegarla ancora..

Vi racconterò solo quello che ho provato e ho condiviso con lei durante la mia prova!

Una spider 2.0i del 1991 nera e in perfette condizioni! Già perfetta perché questa spider appartiene a Stefano, che fa parte del direttivo di Alfa Romeo Bolzano, dove tutte le auto sono estremamente perfette e selezionate…

Eccola! Linea inconfondibile disegnata da Pininfarina e che ancora oggi è icona di stile e design! Occhi grandi, e muso che punta verso il basso, con fiancate eleganti e un posteriore all’epoca futuristico!

Tutto questo condito da una meccanica vera alfa, con il classico motore bialbero a iniezione da 123 cv a 5800 giri min, la trazione posteriore con differenziale e una massa contenuta in 1180 kg in ordine di marcia! Ma adesso andiamo alla prova..

Tutto iniziò perché dovevamo usare questa spider per fotografarla per il lavoro calendario club 2020 e allora prima che venisse staccata l’assicurazione per il periodo invernale, dovevamo farla! Dicembre 2018 e già tanto freddo! Eravamo sullo zero in città quando mi diede le chiavi per iniziare la prova, e insieme Abbiamo percorso la strada di montagna che da Bolzano porta al Saith!

Accenderla gia’ crea emozione! Il motore si muove e lascia muovere tutta la vettura è subito dopo vieni leggermente invaso da un odore di benzina proveniente dallo scarico! Già perché per mia fortuna questa spider non è la versione catalitica, ma la versione iniezione del 91! Quindi più Potenza e motore più libero.

E noto subito la targa logata Pininfarina! Una rarità che avevano i modelli non dotati di autoradio..

Una chicca!!

Guidare la spider è davvero bello, per via di una seduta molto bassa, e per la posizione della leva del cambio, inclinata e verso il guidatore, e per la posizione del volante che è molto vicino e perfettamente dritto.

Gli interni dello spider sono belli si, ma lasciano un po l’ amaro in bocca, perché sembrano un po datati rispetto alla carrozzeria e sopratutto perdono la classica tradizionale impostazione quadri strumenti famosa delle alfa! Restano comunque ben rifiniti e curati e i sedili in pelle ben realizzati e confortevoli!

La guida è fluida, pulita come richiede una spider..

L’assetto risulta subito morbido, ma efficace! Nei freddi tornati affrontati in modo allegro, il corpo vettura si appoggia verso l’esterno, ma non si ha mai lo scivolamento verso l’esterno delle ruote!

A meno di non esagerare con il piede del gas! Se lo si fa e facile veder scappare il posteriore, perché il differenziale cmq da più trazione in uscita, ma va gestito bene! In questa prova io non ho mai messo a limite la spider, ma in altre prove fatte con altre spider si, e devo ammettere che una volta che sovrasterza non è semplice riprenderla, per via dell’assetto troppo morbido e serve un po di esperienza!

122 cavalli sembrano pochi ma non lo sono su questa spider! Il motore con 123 mila km ancora canta e spinge fino alla zona rossa in ogni marcia ed è ancora perfetto ai bassi!

Ma spider non nasce per correre! E te ne accorgi quando arriva il momento di tirare la frenata, dove i quattro dischi fanno fatica a star dietro alla potenza del bialbero!

Lo spider nasce per godersi il soud,e la guida Alfa Romeo nel totale confort e stile, non per correre.

Arrivati su in cima con il riscaldamento a palla, ci accorgiamo che siamo sotto zero e che dobbiamo sbrigarci a far le foto che ci servono..

Una bella location e due reflex per un 10 minuti di scatti! E piu scatti più ammiri la bellezza di questa Alfa! Non so se nera sia il suo colore…perché io nella mia testa vedo sempre il giallo o il rosso su questo modello, ma nera é sicuramente elegante..

Poi guardo un esemplare tenuto maniacalmente che esce dal box solo in rare occasioni! Comprato in condizioni poco accettabili a Ferrara da un signore appena deceduto che compiva gli anni lo stesso giorno dell’attuale proprietario! Quando tutto è destinato….

Ristrutturata completamente adesso Stefano possiede una spider perfetta che ogni anno prende valore ! Adesso un esemplare così accessoriato con hard top, chiusura centralizzata e interni in pelle,vale circa 18/ 20 mila euro.

E direi giustamente anche!

Il freddo cmq ci ha impedito di dedicare più tempo alle fotografie ma siamo lo stesso riusciti a fare la foto che serviva per il calendario e le solite foto a me!

Le solite foto alla Mandracchia..

Quindi infreddoliti ripartiamo verso Bolzano dove un caffè caldo ci attende..

Una bella esperienza guidare questo bellissimo pezzo di storia Alfa Romeo e ringrazio Stefano per la possibilità!

Il freddo non ha fermato noi e sopratutto la spider…

Che non conosce stagione!

Scritto da : Mandracchia Luigi

Auto fornita da : Privato

Luogo : Bolzano

Foto di : Stefano Scalzeri e Luigi Mandracchia

Ferrari 612 Scaglietti

La ferrari 612 Scaglietti….una delle ferrari sicuramente meno ambite dai puristi del marchio ma anche dai collezionisti…

Perché? Bhooo forse perché non è bellissima?? Perché è troppo grossa? Impacciata?..Non lo so..

So solo che io ero uno che come non amavo la Scaglietti, fino a che non ho avuto modo di vederla dal vivo, di toccarla e di provarla..

Quando mi è possibile tengo delle lezioni come istruttore di guida per un azienda di Torino “GuidaSicura SuperCar”, e quel giorno l’auto da usare per fare lezioni era proprio lei!

La 612 Scaglietti !!!

Credo che prima di allora non ne abbia mai visto una da cosi vicino e devo dire che mi ha veramente colpito, perché quel rosso, quel grande cofano anteriore sono davvero fantastici.

Accanto a lei c’era una ferrari 348 ts e devo dire che la Scaglietti accanto al 348 perde, ma se viene vista e osservata senza nessun altra auto attorno, è davvero bella nel suo essere particolare.

La Scaglietti rientra in una categoria di auto sportive che non amo particolarmente! Le ferrari a 4 posti non mi sono mai piaciute, e infatti venne introdotta nel mercato nel 2004 per sostituire la 456 gt, che a sua volta non ebbe il successo sperato come lei..

Quando sei a tu per tu con la 612, però qualcosa cambia e cominci ad ammirarla..

Ruote enormi, lunga e larga con un fascino tutto suo e tutto Ferrari..

Mi piace, comincia a piacermi davvero e più la guardo e più la voglio guardare.

Sarà mia per circa 10 giri di pista e subito inizio a sistemare le go-pro all’interno

Gli interni sono stupendi..

Unici direi per essere una vettura del 2004! Pelle alluminio e carbonio e massima cura in ogni dettaglio! E fa davvero strano girarsi e vedere due posti dietro come una normale auto da famiglia..

Una normale auto da famiglia con un motore da quasi 6 litri e 12 cilindri e ben 540 cv.

Lo stesso della 575 Maranello per intenderci..

Vado un attimo a indossare la tuta per fare delle foto ricordo

E qualche giro con andatura lenta per capire la vettura!

Non sono chiaramente un pilota ma so guidare in modo sicuro e veloce una ferrari, grazie ai corsi fatti con Guida Sicura Supercar! Corsi fatti affianco di istruttori professionisti e preparati. Quindi ringrazio due volte Guida Sicura Supercar.

Non ho mai guidato un auto con 12 cilindri e non vedo l’ora! Posizione del manettino in normal per aver i controlli di trazione e aiuti elettronici inseriti!

Metterla in moto è gia’ qualcosa di meraviglioso, perché il sound è coinvolgente davvero!

Freno giù e prima dentro e si parte.., e dai primi metri e dalle prime curve capisci subito che è una Ferrari vera!

Potente!! Una delle cose che noti subito è la potenza! Il 12 cilindri è infinito,elastico e gestibile in basso…

Un paio di giri lenti per delle foto ufficiali, poi una breve sosta per togliermi la tuta e il casco, perché voglio godermi la Scaglietti in libertà..

Affianco a me l’amico e istruttore professionista di Guida Sicura Supercar che mi ha sempre dato le dritte e i consigli giusti e mi ha permesso insieme a tutta la struttura di diventare un modesto guidatore!

Adesso guido la Scaglietti in modalità sport, quindi potenza piena e nessun controllo elettronico, e riesco a sentire alcuni limiti della scaglietti, come il peso e il coricamento laterale..che comunque vengono gestiti bene con un po di esperienza, come il motore e la sua infinita potenza e coppia! Impressionante …mai ho guidato un auto cosi prestazionale!! Sembra una moto da quanto allunga e i 160 orari vengono presi in un soffio..

Non ho tempo d guardare il tachimetro perché il 12 cilindri spinge così tanto da non lasciare spazio per guardare altro che la pista…

Wowww!!!

Tirare la seconda marcia e buttar la terza a ogni passaggio del corto rettilineo è uno spasso…

Una Bombaaa!!!

Tra i cordoli in modalità sport, nel massimo del confort e avvolto da un sedile incredibilmente comodo e sagomato! Uno sterzo preciso ,un cambio ancora veloce nonostante gli anni e dei freni degni di nota. Questa super car corre e pesa oltre 1700 kg…

Un auto che rivaluto in tutto! Che comprerei subito ( solo rossa ) e che credo debba trovare più posto nei cuori degli appassionati! Perché va bene la classica Ferrari, ma voglio vedere quale auto del 2004 con 4 posti andava così!!!!

Ancora in mente il canto del 12 cilindri che saliva di giri con le gomme che fumavano….

Mi piacerebbe aver una Scaglietti in garage…cosa che non avrei mai detto..

Ringrazio Guida Sicura Supercar per la possibilità..

SCRITTO DA : Mandracchia Luigi

FOTO DI : Tocila Erblin

LUOGO : Busca circuit (CN )

Maserati Levante Gran Sport 3.0 d

Una maserati…

Mai guidato una Maserati, e forse non avrei voluto iniziare dal Suv. Però un caro amico mi ha offerto questa possibilità e non ho saputo dire no! Anzi..!!

Mi viene consegnata la chiave, e già dalla chiave capisco che sto per provare una signora auto..

Uno dei Suv più belli sul mercato, con un colore stupendo! La levante è già bellissima di suo, ma in versione M.y 2019 con allestimento Gran Sport lo è ancora di piu’..

Vetri scuri, ruote scure, pinze freno gialle e inserti in carbonio per gli interni..

La calandra imponente e quei piccoli occhietti a led sono unici per stile ed eleganza

Dentro noto subito una cosa in alfa stile, ovvero il tasto dell’accensione a sinistra, come le vecchie alfa, e noto anche che dentro la Levante c’è tanto stile! Quell’ orologio classico al centro, rigorosamente a lancette…

E un volante ben rifinito come tutta la plancia.

Tutto quello che è a vista è praticamente perfetto, al contrario di alcuni particolari più nascosti che sono davvero di pessima fattura! Roba che non ti aspetti da un’auto del genere.

Sedili confortevoli e sportivi belli da vedere e posizione di guida da vera Suv!

La Levante in prova monta un motore gasolio da tre litri biturbo con 275 cv! Un Suv vero e come tale si guida. I primi metri sono stati difficili perché mi aspettavo un auto un po’ meno Suv, stile Alfa Romeo Stelvio. Invece Levante è molto morbida e leggera alla guida.

Accelleri e senti il muso alzarsi e lo sterzo alleggerirsi, e quando freni hai l’ effetto contrario! Vero come dovrebbe essere, ma te lo aspetti in modo meno accentuato..

Poi una volta capito non ci fai caso e ti godi il resto dell’auto! Nel traffico di Bolzano non c’è stata una persona che non si sia girata a guardar questa bellissima opera di stile. Il motore è silenzioso e ogni comando è al suo posto! Cambio automatico sequenziale a 8 rapporti della ZF velocissimo nelle cambiate automatiche o con le palette, e difficile e poco intuitivo nell’ uso con la leva classica..

Fuori dal centro abitato però tolgo la modalità confort e passo a quella sport e scopro davvero un altra vettura! Le sospensioni intelligenti, si induriscono e il corpo vettura si abbassa! Le cambiate sono più veloci e la coppia del motore si abbassa e cambia la risposta del pedale del gas.

Sembra già un altra auto e spariscono i trasferimenti di carico! Sia in curva che in frenata sembra di guidare un kart! Non si muove più…

Il motore poi spinge sempre nonostante il peso che deve spostare!! Gran bel motore e gran bel rumore…

Un rumore motore strano ma bello! Strano perché sento come se stessi guidando un benzina, magari a 8 cilindri, quando in realtà so che sto guidando un v6 diesel.

Questo avviene perché la Levante monta il sistema Maserati Active Sound, un sistema studiato dalla casa, che usa due attuatori acustici vicino i terminali di scarico e che simulano il rumore di un benzina v8 che cresce in base ai regimi del motore.

Una cosa che trovo davvero ridicola ma che molte case usano purtroppo..

Un piccolo test effettuato tra Bolzano e Cardano passando tra centro abitato, traffico cittadino e strada statale più scorrevole

Arrivo alla conclusione che Levante è un gran bel mezzo, un esempio di stile e piacere di guida ( in sport ), ma che va capito e amato! Costa un po’ troppo a mio avviso e manca la tecnologia che la concorrenza più fresca offre! Va comprato se vuoi distinguerti dalla massa…

Va comprato se senti il made in Italy dentro..

Ringrazio chi mi ha dato la possibilità e la fiducia, e il mio solito braccio destro Roberto!

Scritto da: Mandracchia Luigi

Foto di : Venneri Roberto

Luogo : Bolzano e Cardano

La Veloce rompighiaccio..

Gennaio 2019 in una Bolzano fredda ma soleggiata e senza un centimetro di neve..

Una giulia veloce 210 cv e due reflex! Tutto bello, ma …..

Manca qualcosa! Si! La neve..

Serve la neve per fare una bella foto e un servizio su questa giulia! La giulia dotata dell’ ultima evoluzione del sistema Q4 deve essere provata su neve o ghiaccio! Dove andiamo a provarla Emanuele??

Luigi so dove trovare la neve …ti dico io dove andare! Direzione Glorenza, a pochi chilometri dal confine Svizzero e dal Passo dello Stelvio..

Un ora circa di strada da Bolzano.

Un Paese meraviglioso, unico a cui si accende passando attraverso un portone in legno! Un paese costruito dentro le mura di un vecchio e grande castello antico.

E a Glorenza ci fermiamo per un caffè, in un bar piccolo, piccolissimo dove una volta dentro veniamo accolti da sguardi disturbati degli abitati e soliti frequentatori del bar! Assurdo vederli lì mentre in silenzio guardavano la partita di Coppa Italia tra Inter e Lazio del 1998…

Non chiedetemi il perché di questa cosa..

Faceva freddo, freddissimo! Le fontane ghiacciate, perché eravamo già sotto zero. Rientrato in auto accendo e noto come davvero non abbia consumato neanche una tacca di gasolio nonostante i 70 e passa chilometri percorsi! Medie di 20 km con un litro che per un motore da 210 cavalli sono davvero un valore di tutto rispetto, anche se abbiamo davvero camminato piano.

La strada sempre più in salita e sempre più fredda e leggermente ghiacciata, quindi per sicurezza sposto il manettino in modalità A , quella con la potenza ridotta e l’ intervento tempestivo e invasivo dei controlli elettronici di sicurezza. MEGLIO NON RISCHIARE..

Adesso davanti a noi una stradina in salita, non pulita come la principale! Piena di neve e sotto ghiaccio! Sembra un circuito fatto apposta per lei e noi..

Entriamo per vedere se la nostra Veloce è davvero così efficace come dicono.

Entriamo alla grande perché Giulia si guida normalmente! Come se fosse sull’asciutto! Con un filo di gas, affronta le salite ghiacciate e sopra tutto, frena benissimo! Arrivati a metà percorso decidiamo di fotografare la giulia in mezzo a tutta le neve e al paesaggio meraviglioso che c’era attorno a noi.

Uno spettacolo! Serviva molto più tempo per ammirarla e fotografarla, ma faceva troppo freddo! Eravamo a meno 11 gradi sotto zero e tirava vento! Senza guanto mi si congelava la mano, e con il guanto non riuscivo a scattare le foto, quindi subito dentro per fare un giro sul percorso lasciato da un trattore spazza neve passato prima di noi.

All’interno di giulia hai la sensazione di potercela fare sempre e che il ghiaccio non ti fermerà mai..e così è stato! Un filo di gas e lo sterzo ben in pugno e la giulia và…

Si sente il rumore del ghiaccio rompersi e della neve schiacciarsi, ma non si ferma mai!

Venti all’ora , forse venticinque ma sempre e in ogni condizione senza mai un accenno di pattinamento eccessivo o di bloccaggio! Il sistema Q4 è semplicemente perfetto e il telaio della giulia fa il resto..

Tutto in armonia! Meccanica ed elettronica lavorano al meglio, anche se una nota dolente resta l’elettronica non disinseribile! Già perché visto che la strada era privata e chiusa al traffico avrei voluto divertirmi un po’, disattivando i controlli elettronici! Volevo fare le cose più elementari e divertenti che si possano fare sul ghiaccio in auto..

Un po di derapate, un po di traversi e sovrasterzi…

Purtroppo con Giulia non è possibile! Ok la sicurezza, ma un tasto off sarebbe stato davvero apprezzato da tanti e tanti alfisti..

Giulia veloce su neve e ghiaccio…uguale perfezione! Sicurezza e controllo sono state le priorità del progetto “veloce” e si vede davvero!

Il troppo freddo però ci chiede di rientrare a Bolzano e noi scambiando due chiacchiere torniamo sulla strada pulita e scorrevole…

Tre ore scarse passate con questa veloce…

Tre ore bellissime!

Grazie Emanuele per avermi messo a disposizione la Giulia…

Grazie a te giulia veloce…che da quella prova hai preso il nome di rompighiaccio..

Scritto da : Mandracchia Luigi

Auto fornita da : privato

Luogo : Val Venosta

Foto di : Mandracchia luigi

Come da bambino

Già come da bambino quando ogni giorno mia madre mi portava a scuola….

Le vedevo tirare l’aria e la vedevo giocare un po con il pedale del gas…

Che tempi!…

Era una Alfa Romeo Giulietta 1.8 del 1982. Da allora la giulietta 116 ha rappresentato più di tutte le altra alfa , la mia passione per questo marchio. Non proverò una 1.8 come quella di allora, ma una 1.6 blu Olanda del 1983.

Era gennaio quando provai questa bellissima auto, faceva freddo ma non c’era ancora neve per le strade! Pulita e appena tagliandata! Come nuova…in tutto! Solo alcuni piccoli segni del tempo sulla carrozzeria ma davvero poca roba! Conservata e mai restaurata a parte qualche piccola parte della carrozzeria..come credo sia normale dopo 35 anni di vita e 94 mila chilometri..

Dentro la giulietta conserva il classico profumo da giulietta anni 80 con quei sedili in stoffa e quel cruscotto molto grande e plasticoso..

Perfetta anzi perfettisima all’interno! Tutto come mamma Alfa fece e tutto ancora così magico

Con quella strumentazione con lancette che partono dal basso e quel piccolo quadro strumenti che sembra essere messo lì per caso.

Interni perfetti che ancora sanno di anni 80..

Messa in moto e si parte…, partendo da Lana (BZ) , e percorrendo la prima parte del passo Palade, con destinazione Tesimo (BZ). Una ventina di chilometri tra salite, paesi e discese che la giulietta percorre in serenità grazie al suo motore molto prestazionale, se tenuto alto di giri, e molto silenzioso e calmo ai bassi regimi! 109 cv non sono tanti! Certo!! Ma sono cmq tanti se si pensa che parliamo di un motore da 1.6 litri degli anni 80. Basti pensare che ancora oggi molte auto in listino superano di poco quella cavalleria con gli stessi litri motore.

D’altronde si sa…il bialbero è sempre il bialbero..

Morbida in curva…forse anche troppo ma sempre incollata all’asfalto. All’inizio le classiche grattate per inserire la prima marcia e poi la seconda, ma poi tutto liscio! Doppiette fatte bene e tutto diventa semplice..

La leva del cambio risulta morbida e precisa anche se l’escursione della stessa è davvero tanta come tutte le alfa dell’epoca. La giulietta si guida bene anche nei tornanti e lo sterzo duro e diretto diventa morbido se solo si tiene sempre il motore in leggero tiro. Durante il tragitto mi e’ capitato di confondere una strada con un altra e mi sono ritrovato in una ripida discesa e di dover quindi fare inversione e di dover tornare su. Credevo sinceramente di aver problemi in discesa, perché credevo che i freni non regessero e credevo anche di non riuscire a tornare su visto la forte salita che avrei dovuto affrontare! Invece i freni hanno retto benissimo e dopo una stancante inversione ( mancanza del servosterzo ) mi sono ritrovato in salita addirittura in seconda marcia…

Che bomba la giulietta…!!!

Poi però ho imboccato la strada giusta, continuando a percorrere la strada principale e sono finalmente arrivato a Tesimo.

Guidare la giulietta ancora oggi non è cosi difficile, perché a parte la mancanza del servosterzo, si guida molto bene! Certo il cambio richiede un attimino di esperienza ma per il resto è un auto semplice e intuitiva come quasi una moderna. Alla guida nessun rumore di ammortizzatori da ingrassare e nessun cigolio, a testimoniare che questo esemplare è davvero ben conservato e manutenzionato.

In salita con il pedale del gas giù si gode nel vedere salire quelle lancette rosse che partono dal basso, e si gode con il rumore del bialbero…

Spettacolo!!!

Arrivati al centro di Tesimo, la giulietta è diventata una star, perché io e l’amico Fabio fotografo abbiamo iniziato a scattare! Molti i particolari da fotografare..

Dal motore al classico cuneo posteriore, agli inteni..

E mentre noi scattavamo, osservavamo tanti passanti di madre lingua tedesca fermarsi ad ammirare la linea italiana di giulietta..

Mi porto a casa un altra esperienza e questa volta devo ringraziare il socio e amico Marco, proprietario dell’auto e l’ amico Fabio per le foto!

Grazie ragazzi e grazie giulietta per avermi fatto tornare bambino, mamma e papà.

Auto fornita da : privato

Luogo : Tesimo ( BZ )

Foto di: mandracchia luigi e Marcolla Fabio

Sogni 18 volte più piccoli

Ero a Palermo e come accade tutte le volte che sono in Sicilia vado a trovare gli amici collezionisti di modellini di auto come me! Già perché tra le mie tante passioni, c’è anche quella del modellismo statico! Colleziono modellini di auto in scala 1/43! Ma oggi parleremo di modelli in scala 1/18, quindi leggermente più grandi! Tra i miei amici siciliani ci sono anche loro ! Uno di loro mi ha invitato a vedere la sua collezione e io con molto piacere ho accettato! Per molti i modellini sono semplici giocattoli e chi colleziona è considerato un bambino! In realtà ci sono diverse cose da sapere! Una di queste è sapere che il collezionista spende spesso un capitale per poter aver un pezzo nella propria collezione e che i pezzi che si comprano non sono affatto dei giocattoli, ma oggetti costruiti in pochi esemplari con gli accordi e gli stampi che spesso vengono forniti dalle case automobilistiche stesse! Premesso questo vi racconto la mia visita al garage in scala 1/18…

Davanti a me vetrine realizzate appositamente per contenere dei modelli! Vetrine antipolvere nate per il modellismo! Perché un modellino impolverato oltre a essere sporco e’ anche mezzo morto! Pulirlo al 90 per cento crea un danno allo stesso perché è facilissimo rompere per sbaglio un piccolo particolare..!

Ecco perché io non espongo i miei..! Ma vorrei farlo…

La collezione vista parla di sole riproduzioni di modelli italiani realmente esistiti! Ferrari, Alfa Romeo, Abarth, Fiat e lancia.

Modelli tutti costruiti in serie numerate e che una volta venduti non vengono più prodotti dal costruttore!Ecco perché ogni modello presente in questa collezione ha un valore medio di circa 150 euro.

Le alfa romeo in Scala sono uno spettacolo! La “Laudoracing” realizza modelli come le alfetta, le giulietta, o opere d’arte come la 75 evoluzione..

La “AutoArt” produce le varie Gt , GTA , e GTV e la “Minichamps” le giulia in varie versioni..

Tutti sogni di noi alfisti…!

Ma una su tutte segna davvero! La fedele riproduzione della 155 dtm del 93 che vinse il campionato!

Realizzata dalla Auto art in pochissimi esemplari! Quella in foto mostra il certificato di autenticità! La nunero 0143! Scomponibile come la reale e fedele in ogni particolare!

Paura anche di toccarla…Perché ad oggi questo esemplare non ha un valore preciso ma di sicuro vale un mezzo mio stipendio! Quindi meglio starci lontano con le mani..
Stessa cosa se non peggiore vale per la stupenda 1750 alfa romeo costruita dalla CMC!

Esemplare in foto nr 203! Alla faccia dei giocattoli…

Poi c’erano le lancia e le fiat…una più bella dell ‘altra

Dalle lancia mondiali all Abarth tc 130! La casa Ottomibile produce delle fiat bellissime come la coupé per esempio.

Non manca neanche la più commerciale Burago che però è presente con la sola ferrari testarossa in versione Italia 90!

Un angolo dedicato al mito Ferrari e uno al grande campione Shumacher..

E poi ci sono dei pezzi che definirei quasi unici in Italia!

Modelli che non definisco neanche per correttezza …

Realizzati a mano da artisti siciliani e non!

Brividi nel vederle tutte insieme! Sogni di ragazzini o sogni proibiti di adulti! Il modellino dell’auto che magari guidava il papà, o che ha vinto la tua gara preferita! Modelli d tutti i giorni…

Riprodotti così bene che è come averli davvero! I modellini non sono giocattoli…ma sogni in miniatura!

Il collezionista non è un bambino..ma un sognatore….

Luigi Mandracchia

Scritto da : Mandracchia Luigi

Foto di : Mandracchia Luigi

Luogo : Palermo

Alfa Romeo Giulietta veloce

Ammetto che a me la sigla “veloce” non piace! Preferivo il quadrifoglio sulla Giulietta! Ma come sappiamo il marketing vince su tutto! Fatta questa premessa voglio parlare di giulietta veloce m.y 2017!

Ho chiesto all’amica Mayeli ,di poter provare la sua giulietta e lei senza nessun problema ha accettato! Chiesto subito il permesso al centro di guida sicura di Bolzano ( safety park ) siamo riusciti a organizzare il tutto!

La giulietta è gia a centro pista per essere ammirata!

Esteticamente rispetto alla quadrifoglio, perde appunto il quadrifoglio stesso ma guadagna una nuova calandra che adesso è simile a quella della sorella maggiore Giulia! Nuove finiture rosse sui paraurti anteriori e posteriori e fari anteriori in carbon look come gli specchietti retrovisori.

Sicuramente più moderna, forse più bella ma questa sigla veloce al posto del quadrifoglio non la digerisco proprio!

Gli interni restano immutati tranne che per il nuovo sistema multimedia che adesso è di ultima generazione.

Curati gli interni e ben rifiniti per una segmento c ! Forse un po troppa plastica rigida sui pannelli laterali ma nulla di veramente grave..

Arriva il momento di ricevere le chiavi e insieme fare qualche giro allegro sulla piccola ma bella pista a nostra disposizione.

In moto a minimo la giulietta non fa nessun rumore! Eppure il motore è lo stesso 1750 tbi in alluminio della 4c! La 4c si sente da due isolati anche al minimo!!!! Succede che poi però una volta andando il rumore cambia e dopo i 2500 giri diventa sound! Giulietta infatti monta il sistema ” intake engine soud ” , un sistema che simila il vecchio sistema di aspirazione delle vecchie alfa a carburatori. Infatti il rumore migliora e aumenta in base alla pressione che si esercita sul pedale del gas! Bellissimo!!!

Come bellissimo è sfruttare tutti i 240 cv del motore che sembrano davvero infiniti visto l’insolito allungo di questo motore turbo! Anche se devo dire che la veloce ha un erogazione un po più dolce rispetto alla quadrifoglio a causa delle nuove normative antinquinamento! Invece il cambio tct è la ciliegina sulla torta! Perfetto in salita e in scalata e così veloce da invogliarti a mettere una marcia anche quando non serve realmente.

In curva la giulietta dimostra di essere una vera alfa! Stabile e precisa! Forse non intuitiva subito ma sicuramente sicura! Inoltre il differenziale q2 elettronico permette di buttar giù il gas in anticipo nelle curve strette senza sentirsi spinti verso l ‘esterno della stessa!

I freni sono gli stessi della quadrifoglio e funzionano benissimo! Un po lunga la corsa del pedale ma basta farci l’abitudine.

Credo che giulietta veloce sia davvero un ottimo prodotto, un auto mai volgare ma efficace! Capace di portarti a far la spesa e dopo un po un tempo in un circuito! Bella, versatile e sopratutto alfa!

Ringrazio l’amica Mayeli per la possibilità e la struttura del Safety Park di Vadena!

Scritto da Mandracchia Luigi

Foto di Tocila Erblin

Luogo : Vadena (Bolzano)